mercoledì 6 dicembre 2006

Articolo 001 - Il fregio enigmatico

Antonio Conti
Un fregio enigmatico al Palazzo ducale di Urbino. Ipotesi per l’interpretazione.
In “Nobiltà. Rivista di araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi”, anno X, maggio-agosto 2003 n. 54-55.

Un putto con uno scudo a tracolla, un grifone, un secondo scudo ed un libro chiuso. Cosa lega assieme tutti questi diversi elementi? Quale messaggio trasmetteva, intorno alla metà del Quattrocento, uno strano fregio scolpito a Palazzo ducale di Urbino che al giorno d'oggi appare enigmatico? Come molti visitatori del Palazzo ducale di Urbino, anche l’autore di questo articolo si è posto la fatidica domanda, così come più di uno storico, e di uno storico dell'arte, ha tentato di darne un'interpretazione. Quanti, fino ad ora, si erano cimentati nella risoluzione dell'enigma, si erano attenuti al dato consueto della storiografia consolidata su Federico da Montefeltro (1422-1482). Ma tutte le ipotesi fino ad ora formulate risultano immancabilmente incomplete, come laconicamente ricorda il sovrintendente Paolo Dal Poggetto: “Il grifo alato a sua volta regge con una zampa un altro stemma con fiammelle non ancora identificato” (1). L'indagine descritta nell'articolo si è attenuta al dato araldico ed ha coniugato i simboli e gli emblemi presenti nel fregio con episodi apparentemente marginali della vita del conte di Urbino. L’ipotesi proposta da questo articolo è, dunque, completamente originale, ed è la prima che fornisce una spiegazione complessiva, e specifica, degli elementi presenti nel fregio, riconducendoli ad un preciso episodio: la prima azione militare a cui partecipò Federico da Montefeltro nel 1438. Naturalmente si tratta di un’ipotesi, che appare fondata seppur non provata da elementi documentali che difficilmente si potranno mai rintracciare.




(1) P. Dal Poggetto, La Galleria Nazionale delle Marche e le altre Collezioni nel Palazzo Ducale di Urbino, Novamusa del Montefeltro - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 2003, p. 54.


Nessun commento: