giovedì 7 dicembre 2006

Fonti 001 - Sigilli Montefeltreschi e Rovereschi

Antonio ContiI
Sigilli Montefeltreschi e Rovereschi nel carteggio dei Capitani Reggenti presso l’Archivio Pubblico dello Stato della Repubblica di San Marino.

In collaborazione con l’Archivio Pubblico dello Stato della Repubblica di San Marino. 2004. Il cd-rom, accompagnato dal database informatico e cartaceo, non è in vendita, ma è consultabile presso l'Achivio dello Stato della Repubblica di San Marino.

I sigilli sono una fonte primaria nella ricerca araldica. I sigilli possono essere ammirati nella loro duplice materialità: quella di matrice in metallo o quella di impronta (per lo più in ceralacca). Mentre i primi sono spesso collezionati da musei ed archivi, i secondi sono perlopiù considerati elemento accessorio del documento su cui sono impressi (specie se si tratta di sigilli aderenti e non di bolle). Invece, proprio i sigilli (tutti i sigilli) impressi sui più diversi documenti in carta o cartapecora, rappresentano un patrimonio da salvaguardare con cura. Sia perché spesso sono tutto ciò che rimane dei sigilli matrice (distrutti o dispersi), sia perché, a differenza delle matrici, sono databili con maggiore certezza sulla base della datazione del documento. Su suggerimento del prof. Luigi Borgia (1), l'autore di questo "spoglio sfragistico" ha deciso di indirizzare le sue indagini presso luoghi di arrivo della corrispondenza dei conti e dei duchi di Urbino. Tra i tanti ha scelto la Repubblica di San Marino, da sempre legata alle vicende dei Montefeltro. Otto giornate piene hanno permesso di passare in rassegna il ricco carteggio dei Capitani Reggenti custodito presso l'Archivio Pubblico dello Stato, e di rilevare oltre 570 scatti fotografici di sigilli aderenti su altrettanti documenti scelti tra i più significativi dell'iter evolutivo dell'araldica dei Montefeltro e dei Della Rovere. Le immagini sono state raccolte su cd-rom e fornite di un data-base utile alla consultazione delle immagini dei diversi sigilli che coprono un arco temporale che parte dalla prima metà del Quattrocento al 1631, anno di estinzione della casa ducale urbinate. Questo lavoro, ha certamente una molteplice funzione: quella di permettere una più rapida ricerca per studi in materia sfragistica, quella di permettere la visione dei diversi sigilli senza por mano necessariamente al documento originale, ma anche quella di costituire una fonte testimoniale in più, assai utile, vista la delicatezza dei sigilli aderenti che rischiano di staccarsi o di frantumarsi con estrema facilità. Accanto alla serie dei sigilli montefeltreschi e rovereschi, sono stati fotografati anche diversi altri sigilli, come quelli che costituiscono l’iter evolutivo del sigillo del Comune di Verucchio e del Comune di Rimini, ma anche i sigilli (particolarmente belli o interessanti) di altre istituzioni i di personaggi importanti.


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