giovedì 24 dicembre 2009

Se questa è arte, certo non è araldica!

Lo scorso 25 novembre è stato ufficialmente presentato il dono che l'Associazione Amici della Ceramica di Pesaro ha fatto alla Provincia di Pesaro e Urbino.
Si tratta di un grosso bassorilievo in ceramica rappresentante lo stemma della Provincia racchiuso in un'artistica corona di oggetti vari.
Ecco come veniva presentato dal comunicato ufficiale della Provincia:

"
PESARO. Si aprono con un dono speciale alla Provincia i festeggiamenti per i dieci anni dell’Associazione Amici della ceramica di Pesaro. Il sodalizio, guidato dal neo presidente Claudio Giardini, storico dell’arte e cultore di memorie locali, offrirà all’Amministrazione di viale Gramsci un bassorilievo maiolicato che riproduce in chiave moderna e “personalizzata” lo stemma roveresco dell’ente.
L’opera è stata realizzata dall’artista Anna Rosa Basile(...).
Attorno al nucleo centrale, che riproduce fedelmente lo stemma originario, si sviluppa una cornice che evoca le arti e gli elementi naturali distintivi delle terre di Pesaro Urbino. Da una conchiglia avvolta nelle onde del mare escono la musica, il teatro, l’arte della ceramica rappresentati da elementi simbolici.
(...)
milena bonaparte/ufficio stampa".



Che dire? Se questa è arte, certo non è araldica. Com'è possibile sbagliare così clamorosamente gli smalti delle partizioni e delle figure?

Tralascio alcuni minuti particolari, ma alcune clamorose inesattezze non possono essere taciute.
Quell'inquartato di rosso e d'argento non è quello dell'originario stemma del Comune di Pesaro, inoltre non si capisce come possa essere finita in questo stemma l'aquila estense d'argento in campo azzurro :-)))
L'araldica non è l'aritmetica: mutando l'ordine degli addendi il risultato cambia, eccome! Così mutato l'ordine degli smalti del bandato urbinate l'aquila sulla ha dovuto mutare livrea per non scomparire in una macchia scura, nero-azzurra.

Non credo che a giustificare questi errori basti precisare a posteriori che lo stemma è stato "riveduto e corretto, per quanto attiene la parte periferica e la scelta cromatica diversa da quella tradizionale" (da "il Nuovo amico" del 06.12.2009, p. 21).
Questa affermazione dimostra una sostanziale ignoranza araldica: innanzi tutto lo stemma della Provincia è quello dato dall'unione degli stemmi comunali di Pesaro e di Urbino, mentre la cornice è un mero elemento decorativo lasciato, questo sì, al libero arbitrio dell'artista di turno; in secondo luogo gli smalti di uno stemma non sono folclore ma elementi costitutivi dello stemma stesso e non possono essere mutati alla bisogna.