mercoledì 4 gennaio 2017

Presentazione eugubina de Il segno del falco


Ecco alcune immagini della presentazione eugubina de "Il segno del falco", che si è tenuta il 29 dicembre 2016 presso la Biblioteca Sperelliana, nella sala del refettorio dell'antico monastero di San Pietro.
Con me, sul palco, siedono gli artefici dell'incontro: Fabrizio Cece, Ettore Sannipoli e Patrizia Biscarini. Ricercatori e studiosi di storia e di storia dell'arte, che hanno preso a cuore questa mia ricerca e che hanno organizzato la bella serata alla Biblioteca Sperelliana, con l'insostituibile apporto di Fancesco Mariucci e di una nutrita schiera di associazioni eugubine. In particolare il Quartiere di San Martino che si è occupato del buffet; una delle torte preparate per l'occasione era decorata con una corona, insegna del Quartiere.
Tra il pubblico, anche persone giunte da Fano, Urbino, Calcinelli, Acqualagna.
Ha introdotto l'iniziativa Fabrizio Cece, ringraziando le associazioni aderenti e presentando i relatori.
Il primo intervento è stato quello della prof.ssa Patrizia Biscarini che ha avuto per oggetto i beni immobili posseduti dagli Accomanducci e dai Bandi nel territorio eugubino nel XV secolo, con riferimenti a importanti parentele locali, al peso politico delle due famiglie e alla perdita di tutti i loro beni nell'Eugubino, alla fine del secolo.
Il secondo intervento è stato quello del prof. Ettore Sannipoli, concernente il rapporto tra gli Accomanducci e i principali pittori tardogotici operanti nello stato di Urbino, documentato dall'opera da questi commissionata a Ottaviano Nelli e dall'ipotesi sugli affreschi dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni all'oratorio di San Giovanni di Urbino.
E' quindi intervenuto nuovamente Fabrizio Cece, per presentare l'autore del libro e per illustrare le caratteristiche e la valenza della ricerca e del volume.
A seguire il mio intervento, teso a fornire elementi utili a percepire l'importanza raggiunta dagli Accomanducci, la loro origine a Monte Falcone e la posizione raggiunta a Urbino e nella corte dei Montefeltro.  In conclusione ho anche sinteticamente ricordato sommariamente gli indizi che mi hanno permesso di formulare l'ipotesi della committenza degli Accomanducci per gli affreschi dell'Oratorio di San Giovanni.


 



 
 
A margine dell'incontro, Fabrizio Cece mi ha fornito un'importate notizia storica sugli Accomanducci, ancora inedita, frutto delle sue costanti ricerche. Se ne darà conto nei modi opportuni.
Presso la libreria Fotolibro di Gubbio, dov'è possibile acquistare il mio libro, ho acquistato il formidabile volume di Alberto Luongo, Gubbio nel Trecento. Il comune popolare e la mutazione signorile 1300-1404, Viella, Roma 2016. Sfortunatamente il libro è stato pubblicato nel settembre di quest'anno, quando il mio era già uscito, e non ho potuto attingere alle importanti informazioni e valutazioni fornite dall'autore in ordine ad aspetti significativi anche per le vicende degli Accomanducci. Molto importanti, per esempio quanto scrive sul castello di Petroia e sulle famiglie eugubine legate agli Accomanducci, innanzitutto i Gabrielli ei Bosoni. Ma il libro offre una quadro chiaro, documentato e appassionante su Gubbio nel Trecento... consiglio certamente l'acquisto.