martedì 11 febbraio 2020

Affreschi araldici e sacri trecenteschi nel Palazzo del Podestà di Fano


Sabato 1 febbraio 2020, a Fano, presso la Mediateca Montanari, è stato presentato il n. 31 della rivista "Nuovi Studi Fanesi" edita dalla Biblioteca Federiciana, nel quale è pubblicato il mio ultimo saggio:


Gli stemmi del Comune e di Galeotto Malatesti tra gli affreschi sacri nell'antico Palazzo del Podestà di Fano (Sala Verdi del Teatro della Fortuna).




Posso dire (pur essendo l'autore) che questa ricerca e la sua pubblicazione apportano un importante dato di conoscenza alla storia e alla storia dell'arte fanese ed anche al più ampio panorama artistico della vasta signoria malatestiana. Questo non per l'analisi storica e per le valutazioni storico artistiche, che restano tutte da compiere, ma per aver riportato all'attenzione, queste opere pittoriche totalmente dimenticate, direi totalmente sconosciute.



Nata dalla curiosità dell'araldista di verificare se nell'antico Palazzo del Podestà di Fano fossero rimaste decorazioni araldiche, questa ricerca ha potuto svelare non solo la presenza di affreschi che sono ben altro che vaghe macchie di colore, come saranno apparse al numeroso pubblico che affolla spesso la sala ovviamente distratto da altro) ma ha permesso di rilevare la presenza del più antico stemma dipinto del Comune di Fano e di un suggestivo stemma dipinto del primo signore malatestiano sulla città: Galeotto I Malatesti (m. 1385).

La ricerca, durata un anno, è stata svolta con sopralluoghi resi difficoltosi dalla posizione degli affreschi, dal loro stato di conservazione, dalla illuminazione inadeguata e soprattutto dall'impossibilità di avvicinarsi alle opere; ma sopratutto è stata realizzata presso gli archivi delle Soprintendenze competenti, presso l'archivio del Comune di Fano, presso la Biblioteca Federiciana e la Sezione di Archivio di Stato di Fano.

Il mio saggio si articola nei seguenti capitoli e paragrafi:

1 - Un palazzo bello e sfortunato
2 - Palazzi decorati
3 - Affreschi distrutti, occultati e dimenticati
4 - Il dramma, la riscoperta e ancora l'oblio
5 - La mia riscoperta
6 - Lo stemma di Fano
7 - La scacchiera, ovverosia lo stemma a bande scaccate dei Malatesti
8 - Lo stemma brisato di Galeotto
9 - Il segno brisante: la lettera G con le teste di drago
9.1 - Lo stemma di Galeotto a Ripatransone
9.2 - Lo stemma nel boccale di Montefiore Conca
9.3 - Lo stemma nel castello di Petrella Guidi
9.4 - Lo stemma di Galeotto al Museo civico di Fano
9.5 - Stemma nella Torre di Saltara
9.6 - Lettera G in un Registro delle collette
9.7 - Sigillo del Comune di Fano con l'iniziale di Galeotto
10 - La signoria di Galeotto a Fano e la datazione degli stemmi
11 - Conclusioni e auspici

Ora, l'auspicio che questi affreschi ritrovati possano essere studiati, restaurati e valorizzati. Sarà mia cura tentare di raggiungere questi obiettivi.

Video della presentazione del mio saggio.
(per un lapsus ho chiamato Ferri l'architetto Fabbri... chiedo venia)




Riferimento bibliografico dell'articolo
A. CONTI, Gli stemmi del Comune e di Galeotto Malatesti tra gli affreschi sacri nell'antico Palazzo del Podestà di Fano (Sala Verdi del Teatro della Fortuna), in "Nuovi Studi Fanesi", n. 31/2019, pp. 7-64, ISSN: 1125-8799.



Copia della rivista può essere richiesta alla Biblioteca Federiciana:
via Castracane 1 - 61032 Fano (PU)
tel. 0721.887473

email: federiciana@comune.fano.pu.it


Numeri arretrati della rivista disponibili online (pdf):
"Nuovi Studi Fanesi"